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Anche Maggio può riservare belle sorprese


di kc
14.01.2022    |    446    |    5 9.5
"Si mette alla pecorina appoggiata al tavolo e mentre io la scopo, lei, sotto i miei colpi, si prende cura del cazzo di M..."
Minigonna, calze, reggicalze, perizoma ridotto, tacco 12, reggiseno con pizzo e camicia trasparente. È così che M. l’aveva desiderata vestita e lei non si è certi tirata indietro.
La prospettiva di qualche giorno di vacanza nel bel mezzo di un Maggio non certo primaverile, ci aveva già fatto sognare le nostre più segrete e profonde trasgressioni.
Il programma era quello di incontrare M. un giovedì sera verso le 20. Ma quella mattina ci svegliamo presto e io le dico: “…sai… a questo punto si potrebbe anticipare il nostro incontro già a questa mattina…” e lei lasciandomi a bocca a aperta mi dice: “… certo! Chiediglielo se è libero e se ci vuole raggiungere”.
Così faccio. Scambio di messaggi e lui dice che ci avrebbe raggiunto da li a pochi minuti… noi intanto siamo al bar a prendere un caffè e a fare colazione. Entrambi però con il buco allo stomaco (solo il giono dopo ci racconteremo le nostre emozioni di quel momento di attesa).
Ecco… arriva… lo vado a prende… tu aspettaci qui…
Arriviamo… io apro la porta… e qui comincia quello che di più bello, trasgressivo, emozionante ed eccitante ci possa essere.
Lei è appoggiata al tavolo, gambe leggermente accavallate con calza in bella mostra e laccetto del reggicalze in bella vista. Ma la cosa più eccitante è che lei si fa trovare bendata da una mascherina con occhi da gatto.
Lui entra. Stupito della situazione. Nemmeno lui sembra sapere come muoversi. Estasiato da tutta quella eccitazione provocazione che solo una donna riesce ad emanare con pochissimi atteggiamenti e movimenti.
Lui si avvicina a lei, le sussurra qualcosa e comincia a baciarla sul collo mentre le sue mani cominciano ad intrufolarsi in qualsiasi spiraglio lasciato dal suo vestiario.
Lei si lascia andare sotto i suoi baci e sotto le sue calde mani che fanno tremare il suo corpo.
Anche lei comunque vuole godersi il momento e in men che non si dica si trova con il suo cazzo duro e turgido tra le mani segandolo come solo lei sa fare. Lui la spoglia, le toglie la camicetta, le slaccia il reggiseno e si mette dietro di lei a toccarle il seno mentre continua a baciarle il collo e appoggiando il suo cazzo sul suo culo.
Lei non resiste più. Si sdraia sul tavolo e lui come un bambino il giorno di Natale, si tuffa con la testa in mezzo alle sue cosce e comincia a baciarla e leccarla. Io interrompo solo per un attimo questo loro ménage per rendere la situazione più comoda e aiuto mia moglie a togliersi la gonna. Lei sempre bendata ora è sdraiata sul tavolo vestita solo delle autoreggenti con reggicalze e scarpe. Lui la bacia e la lecca e i gemiti di mia moglie fanno capire quanto la cosa sia apprezzata. Io che sino a quel momento ero rimasto in disparte a godermi lo spettacolo, decidi odi diventare parte attiva.
Mi avvicino a mia moglie che percepisce la mia presenza e prima mi sega e poi me lo prende in bocca mentre è sempre più impegnata a godersi la lingua del nostro ospite.
Io le tocco le tette, lui la lecca, lei ha il mio cazzo in bocca. Dopo un po’ che ci godiamo questo momento lei decide che è ora di cambiare e decide di inginocchiarsi davanti a noi mentre noi dritti e sull’attenti (e non solo con il fisico) ci presentiamo ai suoi ordini e al suo cospetto. Lei è in ginocchio con le gambe aperte e appoggiata sui suoi tacchi alti. Si vedono le sue tette e la sua piccola striscia di pelo che eccita entrambi. Comincia a segarci. Io a destra e lui a sinistra. Poi si gira verso di me e sempre bendata comincia a farmi un super pompino mentre continua a segare M. Ed ecco il primo momento sorprendente. Lascia il mia cazzo e si gira verso M. con la bocca spalancata e in un attimo ha tutto il suo cazzo dentro che lo spompina avidamente come se fosse un insaziabile gelato in una calda ed afosa giornata estiva.
Continua a stare in ginocchio e a spompinare un po’ uno e un po’ l’altro mentre ascolta i nostri gemiti e nostri commenti di approvazione.
Si alza… sempre bendata… ci fa una passarella davanti a noi… cammina nuda con i tacchi… ondeggia il culo… muove sinuosamente i fianchi… si inginocchia di nuovo. Noi ci avviciniamo e le facciamo sentire che ci siamo e mentre lei si sta mettendo due dita nella figa allargata, percepisce la nostra presenza e torna a spompinarci a turno.
Mentre lei sta avidamente succhiando il cazzo di M. io mi avvicino e le metto in bocca anche il mio. Fantastico. È la prima volta che la vedo fare un pompino ad un altro uomo e ora addirittura la vedo con due cazzi in bocca.
Lei decide che è ora di togliersi la maschera e mentre continua a spompinarci a turno e in stereofonia, dal basso ci guarda con gli occhi che solo una porca incallita ha.
È sempre lei a decidere. Ci prende e ci riporta sul tavolo. Si mette alla pecorina appoggiata al tavolo e mentre io la scopo, lei, sotto i miei colpi, si prende cura del cazzo di M. un po’ in mano e un po’ in bocca. Ora sono io che prendo l’iniziativa. La giro… la faccio sedere sul tavolo e con le gambe allargate comincio a scoparla mentre M. dapprima si gode lo spettacolo e poi palpeggia e lecca le tette della signora (anche se ormai rimaneva poco della “signora” ed era subentrata la parte “troia” che ogni donna ha in fondo all’animo).
Continuiamo così per un po’ e poi lei decide di stare più comoda invitandoci sul letto. Lei sdraiata, io mi metto comodo mentre le lecco la sua figa e M. che le accarezza e lecca le tette mentre lei è impegnata ad entrambi a farci una bella sega.
Non ci vuole molto per sentire le sue urla e gemiti di un orgasmo intenso che le fa contorcere il corpo sotto i colpi delle nostre lingue.
Lei è esausta. Si sta godendo (in tutti i sensi) questo momento di intenso piacere.
E mentre noi le facciamo vedere quando ancora i nostri cazzi siano desiderosi di lei, lei ci propone di farci una sega fino al nostro godimento. Detto e fatto. Stessa posizione di prima. Lei di fronte a noi inginocchiata e appoggiata sui suoi alti tacchi. Io da una parte e M. dall’altra ci mettiamo ai suoi comandi e sotto i colpi della sua abile mano. Non ci vuole molto che prima io e poi quasi in contemporanea anche M. le sborriamo sulle sue tette mentre lei sente il nostro piacere in urla quasi strazianti di godimento.
Soddisfatta e compiaciuta ci guarda sempre dal basso all’alto mentre si spalma sul suo corpo e sulle tette il nostro caldo sperma.

Rimangano solo i convenevoli saluti e la promessa di rivederci.
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